Newsletter: noia e cancellazioni o gioia e creatività?

Da quante newsletter fuggiamo ogni giorno?
Io ho dei periodi in cui non faccio altro che cancellare il mio indirizzo dalle mailing list.
Ecco, il nostro obiettivo da copywriter è quello di creare, invece, newsletter che si lasciano aprire e poi fanno spalancare anche i cuori.
Chiudo la busta
Ok, il riferimento a un famoso programma nazional-popolare non piacerà a tutti, ma scommetto che tutti riceviamo mail noiose e moleste a volte.
Potremmo infatti creare una vera e propria catalogazione dei comportamenti folli messi in atto da moltissimi brand attraverso le newsletter: invii compulsivi, contenuti inutili, sconti imperdibili ogni giorno, noia micidiale, papiri egizi moderni.
Come in tutti i casi, quando ci troviamo di fronte comunicazioni non stimolanti tendiamo a non afferrare il messaggio. Nel caso della newsletter il tutto viene amplificato dal fatto che dovrebbe essere una lettera ad personam.
In tutti i casi sopra descritti queste mail diventano un fastidio per le persone e un’occasione persa per i brand.
Caro amico ti scrivo
Una citazione molto più colta per focalizzarci su un aspetto centrale: la mail arriva direttamente a casa del cliente. È lui che ha accettato – se abbiamo rispettato le norme – di ricevere quei messaggi. Vuole saperne di più, vuole conoscerci meglio, vuole essere coccolato.
E tutto questo va fatto attraverso le mail.
Ovviamente questo implica una strategia e una pianificazione puntuali, il mantenimento del nostro tono di voce e un approccio confidenziale con il nostro destinatario. E poi contenuti freschi, interessanti, utili.
Il caso di Tonki
Mi sono appassionata ultimamente alla strategia messa in atto da Tonki: si tratta di un’azienda che stampa foto pescate dai social su cartone riciclato. Vengono fuori dei quadretti carinissimi, ecologici e cuorosi (sì, la mia casa ne è invasa).
Una realtà giovane – ma non dinamica – che utilizza molto bene i canali di comunicazione online.
Il team di Tonki ha realizzato, in occasioni speciali, delle mail che proponevano di acquistare il prodotto o presentavano offerte speciali, ma in modo fresco e interessante.
Per Natale, ad esempio:
Per San Valentino, invece:
Per la festa del papà hanno creato un Papà-Pack e inviato una seria di mail, una sorta di Soap Opera Sequence. Alla seconda mail ho esclamato «Ancora?!» ma poi non ho potuto resistere ai colori, alla leggerezza dei contenuti – perfettamente in linea con il loro stile – e ai Tonki, ma quella è un’altra storia.
Anche le newsletter possono diventare uno spazio creativo e sono, anzi, una possibilità da non farsi scappare per avvicinarsi ancora di più alle persone che ci seguono.
Vuoi migliorare la tua comunicazione e hai bisogno di un copywriter che metta la penna sulle tue newsletter? Scrivimi e presentami il tuo progetto.